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Vaccini: incredibili nuove scoperte sulle conseguenze
Il dibattito è ancora aperto, i dubbi seguitano ad esserci così - come in altri casi - gli allarmismi ingiustificati....
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l dibattito è ancora aperto, i dubbi seguitano ad esserci così - come in altri casi - gli allarmismi ingiustificati.
Sul tema dei vaccinazioni, le polemiche e le paure continuano. Per far luce sul tema, sicuramente caro a genitori alle prese con le vaccini dei loro bambini, è necessario verificare un po’ tutte le teorie in circolazione.
Di certo, stando all’Organizzazione della Sanità, molte delle malattie che in passato erano state debellate si teme possano tornare e non solo per via della mancata vaccinazione di una parte della popolazione mondiale, quanto anche per alcune mutazioni che stanno interessando alcuni ceppi di malattie finora curabili.
L’estrema esposizione a antibiotici (e questione sollevata proprio in queste settimane dalla SIN - Società italiana di neonatologia, sulla crescente resistenza dei neonati agli antibiotici) ha reso meno reattivi gli anticorpi e continuare a limitare la protezione dei vaccini si teme possa diventare concausa di nuove incredibili epidemie. Se è vero però che il rapporto rischi/benefici dei vaccini è il migliore tra tutti i farmaci è anche vero che sulle vaccinazioni ed le protezioni che esse porterebbero si susseguono nuove scoperte e si finanziano nuovi studi. Insomma, informazione e controinformazione che si continuano ad alternare anche on line ed alimentano schieramenti opposti.
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A questo, si sono anche aggiunti in alcuni casi alcuni medici e pediatri, riluttanti o contrari alle pratiche vaccinali. Dopo la sentenza sul caso di Trani che non ha stabilito nessuna correlazione fra la vaccinazione di un bimbo e la sua successiva condizione di autismo, il dibattito si è allargato sulla possibile incidenza dopo il vaccino, invece, dell’insorgenza di altre patologie in particolari soggetti. Per ora secondo quello che dimostrano i numeri su ampia scala “Un vaccino può causare in media solo un effetto avverso grave (ma non la morte) su circa un milione o due di dosi”*.[foto: LaStampa.it]