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Redazione
Il lavoro che non piace proprio agli italiani
Non c’è crisi che tenga, ammesso che sia ancora in atto. Gli italiani non amano il lavoro, se per tantissimi...
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on c’è crisi che tenga, ammesso che sia ancora in atto. Gli italiani non amano il lavoro, se per tantissimi impieghi vari imprenditori devono ricorrere a manodopera straniera. Una certezza per tanti immigrati di buona volontà, forse, che però in certi casi si trasforma in qualche rischio, come scrive Riccardo Staglianò nel suo libro “Grazie. Ecco perché senza gli immigrati saremmo perduti”
“… quando lavorano guadagnano in media un terzo in meno di noi. E poi sono ossessionati dal permesso di soggiorno che, anche quando tutti i documenti sono in regola, arriva in tempi così imprevedibili da sfiorare l'arbitrio. Per non dire che quando scade si trasformano in clandestini, condizione su cui abbiamo inventato un reato, ovvero dei pariah, ricattabili in tutto…”
E dunque, qual è il tipo di lavoro che un italiano fatica ad accettare? Cosa si scontra la prospettiva di un’assunzione? Alla maggior parte degli italiani non piace tendenzialmente l’impiego su turni anche nei week end, non piace spostarsi troppo da casa per raggiungere il posto di lavoro, piegarsi ad orari flessibili e poco definiti a priori o sacrificare ore ed ore in attività manuali a contatto con la terra e con la fatica fisica in generale. Senza contare poi l’ambizione ad altro, dopo quei tre anni di università che aggiudicano già il titolo di dottore.
Questo specchio rivela la situazione giovanile piuttosto a disagio con il lavoro, in senso assoluto, proprio oggi che con le nuove tecnologie si rivoluziona quasi ogni settore imprenditoriale e le tentazioni per un comodo lavoro a distanza sta avendo la meglio, in molti casi. Già... ma per quanti?
[foto: Cronachemaceratesi.it]