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2 Novembre: significato

Il 2 Novembre, giorno in cui si commemorano i defunti in molte culture che hanno abbracciato il culto della chiesa...

I l 2 Novembre, giorno in cui si commemorano i defunti in molte culture che hanno abbracciato il culto della chiesa latina. Ognuna celebra a modo suo questa importante data. Ma vi siete mai chiesti a cosa si deve questa giornata?

2 Novembre: significato

L'idea di celebrare le anime dei defunti ha origini bizantine. I bizantini, infatti, solevano dedicare una festa ai morti in un periodo dell'anno che cadeva tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio. La celebrazione della Chiesa Cattolica Romana invece è fissata al 2 novembre per un'idea dell'abate Odilone di Cluny, dell'ordine dei benedettini. Fu celebrata per la prima volta nel 998 d.C. Con la riforma cluniacense venne in effetti stabilito di far rintoccare le campane al tramonto della sera del Primo Novembre in onore degli spiriti dei defunti. La data pare sia stata scelta in onore della giornata in cui, secondo la Genesi, è avvenuto il Diluvio Universale che causò morte e devastazione: la celebrazione serve quindi, secondo la tradizione cristiana, per scongiurare che altri avvenimenti nefasti analoghi si ripetano.

Origine religiosa e pagana

Ma come spesso accade, la storia si mescola alle leggende. Così come l'origine religiosa si mescola a quella pagana. In altre culture, la commemorazione dei morti era in uso da tempi immemori. Un'altra tradizione che è arrivata fino a noi è la festa celtica dei morti: nelle culture celtiche in passato si festeggiava la "notte di Samhain" tra il 31 ottobre e il 1 novembre. Proprio da questa celebrazione, filtrata e mitizzata dalla cultura americana, deriva la popolare festa di Halloween. Anche nelle civiltà azteche si era soliti celebrare con riti propiziatori e tavole imbandite per accompagnare il faticoso viaggio dei defunti nell'aldilà. La celebrazione avveniva ad agosto, e solo dopo l'arrivo dei colonizzatori europei la festa azteca si sarebbe fusa con quella cristiana.

La celebrazione dei morti

La celebrazione dei morti oggi è diffusa in molte aree del mondo, compresa una buona parte dell'America Centrale e Latina, in alcune aree dell'Asia e in Europa. Durante il giorno dei morti, ogni cultura ha le proprie usanze. Quella che accomuna tutti è l'abitudine di tornare nei cimiteri in visita ai propri cari, per addobbare le tombe con fiori e lumi, oltre che imbandire tavolate a festa con dolci e leccornie. In Italia la festa dei morti è molto sentita, ma la celebrazione, contrariamente a ciò che si può pensare, non è affatto un evento triste. In tutte le regioni, da Nord a Sud, si è soliti portare sulle tombe dei cari doni, luci e fiori e fare lauti banchetti propiziatori in onore dei cari estinti. In alcune zone il 2 novembre si preparano i cosiddetti "dolci dei morti" mentre in altre si danno regali ai bisognosi, lasciati "in eredità" da parte di chi non c'è più.