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Whatsapp: attenzione al virus che si impossessa del cellulare
Con l'avvento, nel mondo della telefonia mobile, degli smartphone, il mercato e le nostre abitudini sono cambiate profondamente. Il cambiamento...
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on l'avvento, nel mondo della telefonia mobile, degli smartphone, il mercato e le nostre abitudini sono cambiate profondamente. Il cambiamento è stato così radicale, a causa soprattutto all'invenzione delle app.
Una delle applicazioni più utili, note e scaricate del mondo è quella di WhatsApp, un programma di messaggistica, grazie al quale potersi tenere in contatto gratis con i propri contatti telefonici.
Nonostante WhatsApp sia una delle applicazioni più scaricate, e quindi utili, è anche una delle più attaccate dai virus informatici. Si sente spesso di nuovi virus che causano problemi, più o meno gravi, agli utenti, ma l'ultimo inventato è davvero una spina nel fianco.
Come funziona quest'ennesima truffa? Semplice, vi arriverà sul telefonino un messaggio che recita: “Cognratulazioni, il tuo numero di telefono è stato selezionato casualmente come dispositivo mobile fortunato di oggi! Hai un (1) premio non reclamato. Reclama il tuo premio ora!”.
Sembra quanto mai logico che no, non è questo il vostro giorno fortunato, anzi. Reclamando il famigerato premio, infatti, non solo non vincerete nulla, ma il vostro profilo e il telefono verranno entrambi bloccati. Non riuscirete neanche più ad accedere alle vostre foto e ai video.
Come capire se si è vittima del virus? Semplice, verrete prima aggiunti da un contatto fittizio che si chiama “WhatsApp”. Riceverete infatti un messaggio che recita "WhatsApp ti ha aggiunto al gruppo WhatsApp".
Per ora il gruppo sta cercando di risolvere questo gravoso problema e c'è da sperare che si riesca a trovare una soluzione quanto prima, anche perché in tutto il mondo non sono poche le persone cadute in questo tranello.
Insomma, tra continui attacchi virus, bisogna costantemente porre attenzione a cosa si clicca, quanto meno per non cadere in truffe fastidiosissime da risolvere.
[foto: bufale.net]