Scommesse virtuali: basta trucchi con la sanatoria

S tanleyBet, Unibet ed altri siti di gestori autorizzati a raccogliere le scommesse virtuali in Italia lo sanno bene: non servono trucchi né irregolarità per far vincere soldi veri ad utenti che scommettono dal proprio smartphone o tablet. Ma non il panorama del gioco delle scommesse virtuali, come molti sussurrano, non brilla per trasparenza. Quello che sdoppiava i circuiti di raccolta delle puntate su sport e gare di ogni tipo - finora - in due mondi paralleli ma diversi (quello legale e quello gestito da operatori non autorizzati)  è un capitolo che sembra chiuso dopo la sanatoria fiscale che permetterà allo Stato di far innanzitutto emergere e poi sanare situazioni non conformi alla raccolta delle scommesse proposte da numerosi centri evasori. Una strategia, quella della sanatoria, che ha spinto molti alla regolarizzazione e altri alla competizione sulla qualità del settore gambling in vista anche del riordino della categoria del 2016, ma da cui ci si attendono anche nuovi traguardi. Quello che all'estero infatti è un settore lavorativo a tutti gli effetti, regolare e redditizio come tanti altri, da noi ha goduto di una doppia vita da troppo tempo. Insomma, sulle scommesse virtuali, il giro ha alimentato in Italia un sottobosco di trucchi per divertirsi (spesso a spese degli utenti) senza seguire però le vere regole del gioco. Ora siamo alla svolta, forse: la raccolta delle giocate deve avvenire da parte di una rete di addetti, ufficiale e riconosciuta come concessionaria dello Stato. In questo quadro sono perciò rivoluzionati i CTD (ovvero, Centri di Trasmissione dati) addetti alla raccolta delle scommesse virtuali, se non sono direttamente legati a soggetti titolari di regolare autorizzazione e che seguono specifici disciplinari in materia. Un fulmine a ciel sereno per le numerose compagnie che fondavano fino a ieri la loro attività sul servizio di tramite. Da oggi si cambia: gli utenti sono più consapevoli e le leggi più chiare ed inequivocabili. E le scommesse virtuali non ammetteranno più trucchi.     [foto:  Youtube.com]