Prestiti alle casalinghe, ecco qualche soluzione

P agare qualche extra inatteso a fine mese, supportare le spese per gli studi dei figli o del loro futuro, spesso sono esigenze che chiedono un aiuto economico come i prestiti. Ma come procedere se a chiederlo sono le casalinghe, non lavoratrici (ossia seppur occupate quotidianamente nelle faccende domestiche, non riconosciute nelle più comuni professioni)? La faccenda non è di semplice soluzione, seppur ci siano state - nei periodi più bui prima dell’attuale ripresa economica - delle formule coraggiose e comprensive verso questa categoria di persone. La mancanza di un reddito fisso resta lo scoglio più grande per poter sperare di ottenere un sostegno economico che ha anche un costo di per sé. Oggi, le casalinghe che non dispongono di una busta paga ma si trovano nelle condizioni di dover chiedere dei prestiti, possono rivolgersi agli istituti di credito con qualche speranza in più. Nel mercato creditizio, finalmente appare una condizione che le riguarda e che prevede nel caso abbiano una minima entrata - anche dalla frequenza irregolare - una possibilità, purché vi sia un garante per loro. La domanda, completa dell’idonea documentazione entro e non oltre 10 giorni dalla prima richiesta all'istituto di credito o finanziaria perché possa essere vagliata, può candidarsi per ottenere da un minimo di 200 euro ad un massimo di 5mila euro, rimborsabili generalmente entro un massimo di 2 anni. In caso di insolvenza, però, bisogna sapere che chi concede il prestito si può rifare sia sul garante che al richiedente e che gli interessi del finanziamento possono variare, considerazioni da non dimenticare sui prestiti alle casalinghe.     [foto: myfinanza.it]