Prescrizione cartelle Equitalia: le cose da sapere  

C i sono questioni, come la burocrazia nelle imposte, che pur non volendo bisogna conoscere, a volte anche ai fini di trarne qualche vantaggio. E’ il caso della prescrizione delle cartelle di Equitalia. Tra le cose da sapere infatti – necessariamente – anche quella del possibile termine oltre il quale l’agenzia incaricata di riscuotere le tasse non può più perseverare nel suo compito. L’obbligo di richiedere eventuali contributi non versati o imposte non pagate ha infatti un limite ben preciso, stando ad una legge che solo dall’inizio di quest’anno impone agli esattori di non insistere nella richiesta di riscossione di eventuali pendenze a favore dello Stato. Tale prescrizione per le cartelle di Equitalia, varia a seconda della tipologia di tassa dovuta. Ecco il dettaglio secondo fonti autorevoli*: - Canone Rai ( imposta sulla tv): i termini di prescrizione sono di 10 anni - Imposta ipocatastale: i termini di prescrizione sono di 10 anni - Imposta di registro: i termini di prescrizione sono di 10 anni - IVA:  i termini di prescrizione sono di 10 anni - IRPEF:  i termini di prescrizione sono di 10 anni - IRAP: i termini di prescrizione sono di 10 anni - Diritti Camera Commercio: i termini di prescrizione sono di 10 anni - TASI: i termini di prescrizione sono di 5 anni   E’ bene pagare le tasse nei termini utili, ma per coloro che non l’avessero fatto, è giusto ricordare che oggi una legge permette al cittadino di difendersi, qualora le cartelle di Equitalia siano cadute ormai in prescrizione superando i termini previsti per la loro riscossione.     [*fonte: Leggioggi.it - foto: Huffpost.com]