Pallone d'oro, un albo prestigioso anno dopo anno

I l metallo più prezioso riveste il premio per il calciatore che più si è distinto nell’anno. E’ il Pallone d’oro, un titolo cui attualmente tutti i fuoriclasse ambiscono nato nel 1956. Da allora, anno dopo anno, campione dopo campione, il riconoscimento mantiene il suo significato profondo - al cospetto dell’Europa soltanto prima (dall'istituzione al 1994) e di tutto il mondo poi - per quelli che sul campo di gioco hanno dato alle squadre di appartenenza un contributo fuori dal comune, rientrando nell'albo dei migliori secondo il giudizio di poco meno di un centinaio di esperti giornalisti. Il riconoscimento fu ideato alla nascita dal magazine sportivo France Football e nel tempo ha superato vari limiti sulle candidature che man mano si sono estese a categorie e confini geografici sempre meno circoscritti. Il Pallone d’oro FIFA – così chiamato solo dal 2010, dopo che si è fuso al FIFA World Player of the Year istituito dalla FIFA pochi anni prima, è strettamente legato ai grandi nomi della storia del calcio dunque, a livello internazionale. Talento e fair play, abilità singole e di squadra, carisma e indiscutibilmente carriera sportiva fanno di ogni calciatore un probabile candidato se in risposta a tali parametri si sfiora l’eccellenza nell'anno solare che precede la consegna della prestigiosa sfera dorata, nel mese di dicembre. L’albo dei vincenti annota finora fra gli italiani Gianni Rivera che nel 1969 è il primo calciatore italiano a ricevere il Pallone d'Oro. Tredici anni più tardi nel 1982 è la volta di Paolo Rossi; il terzo Pallone d'Oro 'tocca' a Roberto Baggio nel 1993 e infine per Fabio Cannavaro il premio più ambito arriva dopo il trionfo della Nazionale azzurra a Berlino, esattamente nel 2006. Dunque, speriamo che l'Albo del Pallone d'Oro, il prestigioso premio che viene aggiudicato ogni fine anno ad un calciatore, possa ben presto ospitare qualche nome italiano e fare diventare ancora più grande la storia del calcio del Bel Paese.