Oroscopo, non ci credo però…

I nutile negarlo, l’oroscopo affascina tutti, chi più chi meno, anche se forse solo in pochi conoscono la storia e l'origine dei segni, il valore dei dettagli che compongono la sorte di ogni giorno. Non manca giorno in cui intere riviste specializzate o spazi in ultima pagina sui quotidiani non dedichino due righe alle sorprese che gli astri riservano a tutti, anche se – ufficialmente - la maggior parte dei lettori non degna o presta la giusta attenzione a queste rubriche magari, o fa finta di tralasciarle. Eppure. ogni istante, strane alchimie sono pronte ad influenzare i 12 segni. Non serve scomodare grandi psicologi o dottori per capire che, a proposito dell’oroscopo, è una passione che accomuna uomini e donne, giovani e meno giovani. Ed il fenomeno, a fine anno o in tempo di crisi, aumenta anche. Già, perché leggere l’oroscopo vuol dire anche pensare di conoscere il proprio futuro, anche economico, oltre che il proprio benessere e gli affetti. Uno spiraglio, quello che si cerca fra le righe della rubrica dedicata al proprio segno zodiacale che lascia spazio alla possibilità di una svolta, alla forza di agenti esterni che siano pronti a sostenere in caso di bisogno. Tra coincidenze e previsioni, sappiamo così di poter far affidamento su un pensiero del giorno che sarà compagno, qualsiasi cosa poi succeda veramente (anche perché non proprio tutti ricordano dopo anche solo mezz’ora cosa diceva il proprio oroscopo). Eppur fra 12 segni, costellazioni e case varie che ospitano la nostra sorte, l’oroscopo non perde il suo fascino ed il supporto quotidiano che cerchiamo negli astri.   [foto: blog.vanityfair.it]