Italiani all'estero per lavoro: ecco dove

V a dove ti porta… il lavoro. Sembra essere questo il consiglio migliore a chi cerca un impiego, accettandolo anche e di buon grado fuori dai confini nazionali. E così sono molti gli italiani all’estero per lavoro. Ma dove si rifugiano i connazionali che sperano in uno sbocco professionale migliore - o anche solo sicuro - per il proprio futuro? Verrebbe da dire ovunque purché non in Italia, di questi tempi che - seppur meno foschi di qualche anno fa – non danno troppe certezze per restare o aspettare. Ma scegliere Paesi verso i quali emigrare non è così semplice. Per chi è ancora al di sotto dei 35 anni, con un titolo di studio di alto livello, le scelte sono in particolar modo verso 5 Paesi in particolare, secondo una ricerca di Skyscanner. In primis gli Stati Uniti, dove oltre a trovare luoghi preferiti dall’immaginario italiano si propende per i meriti e meno per le raccomandazioni. A seguire, per gli italiani che cercano un lavoro all’estero, c’è sempre l’Oceania. Che sia l’Australia o la Nuova Zelanda cambia poco, ciò che conta è il desiderio di evadere e tagliare i ponti. Non meno interessanti per i giovani connazionali poi, i luoghi della vecchia Europa da sempre legati al duro lavoro, come il Regno Unito ed il Belgio, posti dove anche nel passato l’immigrazione italiana ha avuto precedenti importanti. In ascesa poi ci sono i Paesi nordici, confini spesso non considerati, ma che permettono un’ottima qualità della vita oltre a prospettive professionali ben diverse da quelle di casa nostra. Gli italiani desiderosi quindi di andare all’estero per lavoro non hanno che scegliere per tentare di giocare le proprie carte.   [foto: Catania.liveuniversity.it]