N
ella scelta che si pone davanti fra l’impianto dentale o la protesi, alcune persone – specie se anziane – sono sempre più propense verso l’impianto dentale.
Il bivio coglie quando la dentatura di è ormai indebolita o ha risentito di particolari incidenti o patologie che in bocca hanno attaccato singoli denti o intere arcate. Se il sorriso stenta, insomma, bisogna così correre ai ripari.
Le due soluzioni, quasi due strade che segnano i le tappe di due generazioni distinte di progressi nell’ortodonzia, sono oggi le scelte più comuni per trovare una risposta ai più comuni disagi della bocca.
L’impianti dentale a differenza della protesi ha un carattere più longevo e stabile, mentre la protesi si adegua alla bocca ma necessita di maggiori cure quotidiane essendo removibile.
Se infatti per la seconda soluzione si tratta di un’alternativa removibile, con l’impianto dentale s’intende qualcosa di invasivo all’inizio ma sicuramente stabile e duraturo nel tempo e che richiede la normale pulizia quotidiana da spazzolino e dentifricio e periodicamente della pulizia dentale genericache solo il dentista assicura di sei mesi in sei mesi, come in una bocca sana.
Se la protesi, infine, può recare qualche disagio in situazioni in cui non resta ancorata alla bocca per la sua sola conformazione, l’impianto dentale garantisce una dentatura che in pubblico o di fronte ad alimenti duri non provochi situazioni imbarazzanti e resta stabile al suo posto.
Un traguardo, quella della sicurezza dei propri denti, non facile ma importante grazie all’ausilio di un impianto dentale, per le relazioni sociali di ogni giorno.
[foto: Sanident.com]
