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Dove andare a Pasqua: le destinazioni migliori

La Pasqua e la Primavera vanno a braccetto e tutti abbiamo voglia di scappare dalle mura di casa e goderci...

L a Pasqua e la Primavera vanno a braccetto e tutti abbiamo voglia di scappare dalle mura di casa e goderci un po' di aria aperta, con il sole che ci accarezza. Quale luogo migliore del lago per trascorrere questi giorni?

Dove andare a Pasqua?

Uno dei laghi più belli e affascinanti della nostra penisola è il lago d'Orta: un meraviglioso specchio d'acqua che si trova in provincia di Novara. Il borgo di Orta san Giulio regala scorci di bellezza inaudita e il clima dolce permette di godere di ogni respiro. Prima di raggiungere il lago, si può dedicare qualche minuto ad ammirare Villa Crespi che, con il suo stile moresco, ospita un fiabesco Resort abbinato al blasonato ristorante dello chef Canavacciulo. La storia della costruzione nasce dalla realizzazione di un sogno dell'industriale Cristoforo Benigno Crespi che volle portare il fascino di Bagdad nella sua amata terra. Uscendo da questo flash da mille e una notte, con una camminata di circa dieci minuti, si raggiunge la cittadina di Orta San Giulio che accoglie il visitatore con un bellissimo paesaggio che degrada verso il lago. Il borgo medievale, cuore del piccolo centro, offre diverse curiosità: piazza Motta con il broletto, la chiesa di Santa Maria Assunta e il palazzo, in stile neoclassico, De Fortis Pennotti.

Mete Pasqua

Una volta visitata la cittadina si può raggiungere il pontile da dove partono i traghetti che raggiungono l'Isola di San Giulio. Abitata già nel neolitico, questo luogo, ha una storia piena di leggende e di fascino. Proprio questo fascino l'ha portata fra le pagine di romanzi come "C'era due volte il barone Lamberto" di Gianni Rodari e "Numero zero" di Umberto Eco. Neppure il cinema ha resistito a tanta bellezza ed eccola apparire in tante scene dei film "La Corrispondenza" e "Il piatto piange" oltre allo sceneggiato "Il Balordo". Attualmente l'isola ospita un seminario costruito nel 1844 e la chiesa dedicata al Santo. Il seminario è adibito a convento abitato da un gruppo di suore benedettine di clausura. Questo luogo è legato a una bellissima leggenda sui draghi come dimostrano le decorazioni della chiesa e la grossa vertebra in essa conservata. Al ritorno sulla terra ferma ci si può dedicare al mondo enogastronomico di questo meraviglioso lembo di Piemonte, visitando uno dei localini disseminati lungo i vicoli della cittadina. Formaggi delle vicine montagne, ricchi vini piemontesi e cortesia renderanno questa visita un ricordo indimenticabile.