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Cosa c’è nei giardini segreti di Villa Borghese?

Fra le bellezze della Capitale, certo non bisogna dimenticare i giardini segreti di Villa Borghese. Se ci si sofferma presso...

F ra le bellezze della Capitale, certo non bisogna dimenticare i giardini segreti di Villa Borghese. Se ci si sofferma presso la Villa che era del Cardinale Scipione, le aree verdi che la circondano restano proprio intorno a dove sorge il Casino nobile, costruito fra il 1610 ed il 1630. Una di queste zone è coltivata con fiori di varia origine (e dà il nome dei fiori), l’altra conserva ancora delle piante di arance amare che battezzano l’area con il nome dei melangoli. Ce ne sarebbe un’altra, più recente di zone coltivate fra i Giardini segreti di Villa Borghese che però non ha specificità quanto bellezza, grazie a bulbi di qualità diverse e di provenienza esotica. Ve ne sarebbe un altro di giardino, un quarto, che circonda la residenza della Villa. Di per sé non ha specifiche caratteristiche se non quelle di raccogliere i freschi germogli delle altre tre aree. Certo, passeggiando fra le diverse parti dei Giardini segreti, si mescolano le diverse essenze floreali e non si può distinguere così nettamente la provenienza dei singoli profumi che si sprigionano nell'aria. Quel che è certo è che, dopo il recente restauro del prezioso patrimonio paesaggistico romano (intorno al 1990), il risultato è davvero sorprendente e riporta alle antiche attenzioni la coltivazione di piante ornamentali della Roma più nobile del passato, quando le fioriture seicentesche non erano solo prerogativa di abili maestranze ma status symbol della borghesia più in vista e della nobiltà che ancora si destreggiava fra danari e mondanità. Nei Giardini segreti di Villa Borghese infatti, ogni disegno che ordina specie diverse in singole aiuole ha un origine storica ed assolutamente inviolabile.   [foto: blogspot.com]