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Copertura Adsl in Italia: a che punto siamo
Mentre si parla di futuro e di progresso in Italia – citando la digitalizzazione del Paese in fase di sviluppo...
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entre si parla di futuro e di progresso in Italia – citando la digitalizzazione del Paese in fase di sviluppo – si può partire dalla copertura ADSL per capire a che punto siamo davvero.
Secondo le stime che puntualmente Telecom, come azienda più diffusa e tecnologicamente più avanzata sulla maggior parte del territorio nazionale propone, c’è da ridimensionare le grandi ondate di entusiasmo e di ottimismo circa l’effettiva capillarità della tecnologia ADSL.
I dati che riguardano la copertura di linee di connessione veloce sul nostro Belpaese, riferiti al 2014, sono a dir poco ancora tristi: le centrali attive e quelle sature, con connessioni che mediamente vanno da 7 a 20 Mb, (quello cioè che in altri Paesi rappresenta il segmento meno qualificato della copertura minima per una connessione dati) in aggiunta a velocità medie anche inferiori, raggiungono appena le 60 unità nel Molise, regione meno digitalizzata ma anche meno estesa della maggiore per copertura, la Lombardia, che però seppur al vertice dello Stivale conta in fondo un totale di 1025 centrali di connessione.
Sono di certo le aziende, più che il singolo privato, a chiedere sicuramente velocità superiori e bande molto più ampie per il traffico di dati con l’estero molto più elevato del traffico chiesto dai privati cittadini. Ma sulle infrastrutture c’è ancora molta strada da fare, un po’ su tutto il territorio italiano.
Se è vero che più banda vuol dire anche più produttività, lo sforzo per la copertura ADSL o con velocità di connessione superiore dovrà essere fondamentalmente maggiore in futuro.
[foto: Lametino.it]