Contratto a tutela crescente …cos’è?

E ’ la speranza di una ripresa. Parliamo del contratto a tutela crescente, una formula contrattuale prevista dal Governo nel Job Act e che ci si auspica possa portare maggiore stabilità nel mondo del lavoro. Ragione dell’ottimismo renziano e forzatamente amica delle imprese e dei lavoratori, la nuova strategia per assumere personale prevede per i nuovi lavoratori la possibilità di un percorso che sin dagli inizi vuole gettare le basi per un rapporto duraturo. Vuole scalzare o aggiornare quello che era un contratto a tempo indeterminato, pensando anche da un altro lato ad eliminare i co.co.pro. che hanno infestato l’economia e minacciato anche la futura previdenza del Paese. Con il nuovo contratto, quello che vuole fare infatti è, in primis garantire, in caso di buon esito dopo un periodo di prova, la possibilità di proseguire con sempre più benefici per il lavoratore (quei benefici che, in tempi ormai remoti, erano garantiti sin dal primo giorno di lavoro e che con la storia si sono persi per strada). Se da un lato scalza l'articolo 18, il contratto a tutela crescente tuttavia prevede per tutti i lavoratori le ferie, le malattie e l'accesso all'indennità di disoccupazione. In tal senso, chi finora era stato assunto con contratti precari, ha almeno la possibilità di vedere riconosciuta qualche tutela in più. Si intravede in particolare come positivo anche l'utilizzo del contratto a tutela crescente per i neo assunti, giovani che si affacciano al mondo del lavoro e che cercano di avere una prospettiva lavorativa diversa da ieri.   [foto: krlavoro.it]