Carte di credito, le spese che fanno la differenza

A vere una carta di credito può voler dire avere non solo la comodità di pagamenti addebitati il mese successivo ma anche qualche costo da sostenere in cambio di tale vantaggio. Non tutti gli istituti bancari si riservano di addebitare una commissione per ogni operazione che viene effettuata sulla carta di credito ma è certo che le movimentazioni possibili sono molte e dunque il pretesto per chiedere un guadagno per le banche a simili servizi anche. Non a caso, dal confronto dei servizi e dei costi se ne deriva una vera e propria classifica delle carte di credito che convengono o meno, a seconda dell’utilizzo più o meno frequente e specifico che se ne fa. Di certo, la carta di credito può essere gratuita durante l’anno e non prevedere costi al di fuori di operazioni come il prelievo presso sportelli automatici, specie all’estero quando la liquidità in valuta locale può fare la differenza (non meno del 3-4% di commissioni, di solito, dell’importo prelevato). Un vantaggio che in ogni caso ha la carta di credito è senza dubbio – pari allo stesso costo della carta, a seconda della banca ce lo rilascia -  è la possibilità di avere tutela ed assicurazione in caso di utilizzo fraudolento da parte di terzi, in svariate situazioni (clonazione, furto ecc.) una tutela che non ha un costo a parte ma che è implicita al momento della sottoscrizione, a garanzia dei correntisti-consumatori. Le carte di credito restano la forma di pagamento, proporzionalmente compatibile con le normali operazioni di spesa di ciascun correntista.     [foto: Wired.it]