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omprare una nuova auto non è così facile, soprattutto se si vogliono abbattere i consumi. Se prima esistevano pochi modelli che, ai più apparivano come “rivoluzionari” e poco commerciali dal punto di vista del prezzo, oggi il mercato dell’auto propone moltissimi modelli a metano o gpl. Chi opta per una vettura con una di queste due alimentazioni sceglie certamente di abbattere, e non poco, il costo al litro del carburante. E inoltre, è dettato spesso anche da un voler incidere positivamente sull’ambiente, cosa che non si può dire per chi si indirizza su motori alimentati a benzina. Vediamo le differenze tra le due alimentazioni.
Resistenza all’incendio: quelle a GPL sono dotate di quattro valvole che rendono impossibile qualsiasi fuoriscita di gas e di conseguente scoppio del motore;
Manutenzione: le auto a metano prevedono la sostituzione del filtro una volta l’anno (anche quelle a gpl e si può far coincidere con il controllo annuale del veicolo), il controllo della tenuta dei tubi e la revisione delle bombole ogni quattro anni. Le auto a GPL prevedono il cambio del serbatoio ogni dieci anni.
Parcheggio: quelle a GPL, stando al decreto del 22 novembre del 2002, devono ancora sottostare a dei severi limiti di parcheggio, che non riguardano però i veicoli a Metano, dal momento che questo gas risulta essere più leggero del gas GPL.
Infine, non meno importante, la rete di rifornimento per il GPL risulta essere più diffusa sul territorio, sebbene oggi sia molto più facile fare rifornimento di metano.
[foto: www.clubalfa.it]