Alla riconquista del Volkswagen T5 Multivan

I n Francia la chiamavano Camionnette, ma nel 2015 la Volkswagen T5 Multivan si rifà il look e diventa T6. Quella che sarà lanciata nel prossimo settembre come la nuova versione di un modello quasi generazionale è un multivan che sfiora i 3 metri di lunghezza e vuole rendere generoso ogni viaggio in termini di comodità ed hi tech. Ma l’attenzione, vista l’imminente uscita del successore, ricade proprio sul suo autorevole predecessore, il Volkswagen T5 Multivan appunto. L’evoluzione estetica non c’è stata poi molto da quel modello che si era fatto largo in un mercato di utilitarie, ribassate e aerodinamiche, preferendo linee sobrie e mirate ad ottimizzare gli spazi a guadagno dei passeggeri e di certo meno sulle sue linee esterne. Tuttavia, quello che balza all'occhio sulla Volkswagen T5 Multivan è che rimasta forse l’unica monovolume studiata non solo per l’impiego professionale ma anche – perché no - persino privato. Una scelta che sin dalla sua uscita (alla fine degli anni ‘90) ha attraversato i decenni ed anche, provocatoriamente, differenti fasce di mercato. Quella che insomma molti attendono come l’erede del Bully (ve lo ricordate il torpedone multicolor ed Yippie per antonomasia?) fa i conti con la tecnologia ed i requisiti per il comfort degli XXI secolo. Intanto per il Volkswagen T5 Multivan c’è un ritrovato amore, almeno nel settore dell’usato - visto che le ultime versioni risalgono a solo qualche anno fa - proprio a ridosso dell’uscita della gamma T6 che annuncia grandi svolte. Il primo Volkswagen T5 Multivan, non si scorda mai.   [foto: vw-bulli.de]