ADSL per chi lavora da casa

C opertura ADSL e futuro professionale possono andare d’accordo? Ormai si parla di smart working, flessibilità e sistemi di lavoro che fanno i conti con nuove modalità organizzative. Ma quello che resta alla base di tutto questo cambiamento è la capillarità (in alcuni casi ancora non garantita) della connessione al web, possibilmente veloce. Se all’estero sci si concentra sulla qualità di connessioni superveloci, in Italia dobbiamo faticare ancora un po’ per avere collegamenti ad internet che siano su fibra anziché ADSL. Se infatti le nuove tendenze manageriali e gli incentivi governativi spingono per una direzioni quasi obbligata, dall’altra occorre fare i conti con un’informatizzazione che a tratti zoppica e non sempre garantisce persino nelle utenze domestiche una velocità di connessione internet sufficiente a svolgere mansioni professionali di vario tipo. Per quanti vogliono poter lavorare da casa, fra cui molti liberi professionisti e autonomi di diversi settori, la conditio sine qua non resta proprio la connessione web. Se con l’ADSL si può risolvere nella maggior parte dei casi il problema, dall’altra la fibra ottica sarebbe l’optimum per poter passare dalle parole ai fatti anche sul tema dello smart working. In azienda infatti la linea ADSL è quasi sempre una rarità, avendo connessioni genericamente più veloci. Tuttavia per un collegamento medio capace di garantire le proprie funzioni da casa, la linea ADSL potrebbe ancora andar bene. In vista di tali cambiamenti socio-professionali, la garanzia però quantomeno totale sulla diffusione di collegamenti non ADSL ma su fibra ottica sull’intero territorio italiano sarebbe un bel passo avanti.   [foto: Nextquotidiano.it]